Come parlare di energia ed ambiente, senza parlare di riscaldamento climatico?

Infinita la letteratura al riguardo, mi limito a poche annotazioni, anzi due dubbi:

  • la sempre più enorme quantità di calore che generiamo da 100 anni circa, ha influsso? a livello globale o locale?
  • il gas serra più abbondante è il vapor d’acqua, siamo proprio sicuri che solo la CO2 determini il riscaldamento climatico?

Ho letto da qualche parte che un’ora di irraggiamento solare sarebbe pari all’intera energia consumata in un anno. Resta il fatto che man mano siamo passati da qualche stufa a legna a un sempre più elevato e sistematico riscaldamento delle case, più industria e trasporti, la quantità di precipitazioni nevose sulle nostre città è progressivamente diminuita, e poi la stessa cosa è capitata sui piccoli centri. Pure la nebbia in Val Padana, che ancora negli anni ’70 e ’80 “si tagliava col coltello”, è diminuita: effetto del riscaldamento globale o locale?

E c’è anche il Secondo Principio della Termodinamica, che afferma che ogni processo termodinamico aumenta l’entropia dell’universo, entropia che in qualche modo è proporzionale alla temperatura (in gradi Kelvin)

Non sono in grado di rispondere a queste domande, spero qualcuno utilizzi il mio indirizzo mail, riportato nei Contatti, e mi scriva.

Comunque, se riduciamo drasticamente i consumi energetici, in particolare da fonti non rinnovabili, facciamo bene all’ambiente, all’economia, al nostro portafogli.

Il linguaggio politically correct ha fatto passi avanti nella vita quotidiana, chissà perché su grandi temi si utilizza troppo spesso un linguaggio esagitato.

Chi demonizza la plastica dovrebbe stare non dico un giorno ma un’ora senza oggetti in plastica.

La CO2 notoriamente tramite la fotosintesi clorofilliana si trasforma in vegetali e cibo.

Sarebbe piuttosto utile un grandissimo impegno contro le deforestazioni e gli incendi, che rappresentano anche una strage di flora e fauna, e talora di umani, oltre che produzione di inquinanti, e forse alterano l’habitat.

Ed una miglior gestione dei rifiuti: basta automezzi che girano tutto il giorno semivuoti, consumando molta più energia di quanto recuperano. E basta anche spedire in continenti lontani la plastica, che poi viene riversata in mare.

 

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231228 – Dubbi sulle valvole clapet: “Nessuno dà le risposte” (msn.com) – più facile abbaiare al riscaldamento climatico che sistemare le valvole di non ritorno